a cura di Matteo Ghiringhelli FT DO

Tra le tecniche osteopatiche, la manipolazione dei visceri è spesso utilizzata in diverse situazioni cliniche, che includono svariati sintomi come dolore cervicale, dorsale o lombare, parestesie (formicolio) agli arti, gonfiore addominale, difficoltà digestive, reflusso gastro-esofageo, cefalea e molti altri.

Il terapista, in base all’anamnesi e alla valutazione del paziente, è in grado di capire quando è necessario utilizzare le tecniche viscerali, e quale organo trattare.

[La neurologia del dolore viscerale non è ancora del tutto chiara, i modelli proposti si basano su molteplici meccanismi sul sistema sensitivo somatico. Nel caso di tipologie di dolore riferito dei visceri, secondo la medicina tradizionale, si devono considerare tre principi:

  1. Sviluppo embrionale
  2. Innervazione multisegmantale
  3. Pressione diretta e percorsi condivisi] ¹

Attraverso la conoscenza di questi meccanismi è possibile capire quale apparato è coinvolto nel dolore del paziente e grazie test specifici il terapista può intervenire sull’organo interessato, diminuendo il dolore irradiato nelle aree coinvolte, percepite dal paziente.

Manipolazione viscerale e dolore cervicale

In questo recente studio è riportato l’effetto della manipolazione viscerale sul dolore cervicale non specifico (senza causa evidente), e l’effetto sull’attività contrattile del muscolo trapezio superiore su pazienti dispeptici, cioè con difficoltà di digestione.
In particolare sono state svolte manovre viscerali su stomaco e fegato.

I risultati dello studio concludono che [la singola manipolazione viscerale ha fornito importanti miglioramenti clinici nel dolore al collo, nel range di movimento della colonna cervicale e nell’attività EMG (elettromiografica) del muscolo trapezio superiore, immediatamente e sette giorni dopo l’intervento]²

Nella pratica quotidiana osteopati e terapisti manuali che conoscono le tecniche viscerali spesso si trovano ad applicarle su pazienti con buoni risultati, sia nella diminuzione del dolore, sia nell’aumento della mobilità articolare.

QUANDO SONO UTILI LE TECNICHE VISCERALI?

In seguito a stati infiammatori acuti e cronici degli apparati (respiratorio, gastroenterico, cardiovascolare, genitourinario ecc.), difficoltà digestiva, dolori di origine viscero-somatica, tensioni addominali, fase post-chirurgica (per aderenze cicatriziali e connettivali)

In particolare, il tratto cervicale è spesso sottoposto a tensioni e dolori secondari a disturbi viscerali, questo avviene a causa delle sue relazioni anatomiche, neurologiche e funzionali con gli apparati respiratorio e digestivo, senza contare le relazioni fasciali con tutti gli organi del torace, compresi cuore, vasi e ghiandole, tra cui la tiroide.

In conclusione, la valutazione e il trattamento del tratto cervicale, non può non tener conto dei possibili aspetti viscerali da indagare attraverso una corretta e approfondita anamnesi, osservazione del paziente e test specifici, per poter mettere in atto un trattamento efficace.

¹ Giamberardino MA, Viscero-Visceral hyperalgesia:characterization in different clinical models, Pain 151(2):307-322,2010
² https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31191786