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La postura è la manifestazione del vissuto personale, della storia, dei traumi, del tipo di lavoro e di sport che pratichiamo; è l’espressione della funzionalità dell’organismo, di come respira, di come reagisce agli stress, di come sta in piedi; è la rappresentazione dello stato di salute psico-fisica di ogni persona.

Come si esegue la valutazione posturale?

La valutazione posturale consiste in una batteria di test non invasivi atti a individuare alterazioni strutturali e sensomotorie.

Durante lo screening il soggetto viene sottoposto ad un controllo posturale per visualizzare eventuali asimmetrie corporee ed eventuali disfunzioni dei principali recettori posturali, tra cui il sistema visivo, il sistema vestibolare, il sistema propriocettivo e il sistema stomatognatico, il tutto con lo scopo di correggere, se necessario, alterazioni che potrebbero causare disturbi fisici, dolori muscolari e articolari, atteggiamenti scoliotici compensativi o scoliosi vere e proprie.

La valutazione viene eseguita da personale sanitario, attraverso strumenti come la pedana stabilometrica, la verticale di barrè, il podoscopio e attraverso test manuali neurologici e neuro-posturali, atti a valutare specifici riflessi corporei.

Perché è importante la valutazione posturale?

É fondamentale avere dei riferimenti posturali oggettivi soprattutto in età evolutiva, questo perchè durante la crescita intervengono forze intrinseche ed estrinseche che influenzano lo sviluppo fisico di bambini e ragazzi; se in questa fase vengono riconosciute le disfunzioni posturali, sarà più efficace intervenire dal punto di vista terapeutico, attraverso esercizi specifici, trattamenti manuali e, all’occorrenza, il consiglio di visite specialistiche per l’utilizzo di plantari, lenti correttive e apparecchi ordonontici, essere tempestivi è importante per sfruttare le spinte di crescita dei bambini e correggere asimmetrie quando le strutture connettivali, ossee e cartilaginee sono ancora plastiche.

La terapia posturale ha lo scopo di migliorare l’equilibrio della persona attraverso un approccio globale

Trovata la causa che rende il sistema corporeo vicariato, viene eliminata attraverso un piano di trattamento manuale funzionale e stimolando il sistema posturale fine, ossia quel sistema sensoriale che ci consente il mantenimento degli equilibri corporei, secondo tre principali leggi fisiologiche:

  • Equilibrio (o omeostasi): si tratta di equilibrio ormonale, neurologico, viscerale, muscolo-articolare;
  • Economia: l’uomo non è in grado di prevedere il futuro, non sa se nel futuro avrà di che nutrirsi, quindi inconsciamente risparmia energia, adottando le soluzioni più economiche, meno dispendiose dal punto di vista biochimico;
  • Comfort (o non dolore): il corpo adotta posture che privilegiano l’assenza di dolore, e in seguito a traumi di ogni genere attuerà dei compensi che gli consentano di non sentire il dolore.

Un disturbo posturale si evidenzia con un maggior dispendio energetico, quindi maggior affaticamento e disturbi muscolo-articolari.

La postura è influenzata dai sensi (vista, udito, propriocezione), dall’occlusione, dall’appoggio plantare e da tanti altri fattori.

Per questa ragione, la visita posturale è indispensabile per inviare, al bisogno, i pazienti agli specialisti di competenza o mettere in atto un piano di trattamento che può comprendere fisioterapia, osteopatia e ginnastica posturale.

Collaborazioni

Come detto, la postura è influenzata da moltissimi fattori, per questa ragione, la collaborazione tra professionisti è importante per il paziente:

  • Ortottista assistente in oftalmologia: professionista sanitario laureato che lavora in campo oculistico con particolare competenza nello screening, nella valutazione e riabilitazione visiva e dei disturbi motori e coordinativi degli occhi.
  • Oculista: specialista che si occupa di valutare e intervenire sul sistema visivo, in particolare sulla prescrizione delle lenti correttive e sulle patologie oculari.
  • Ortodontista: specialista che valuta e tratta problemi strutturali associati a denti e occlusione. Interviene attraverso l’utilizzo di apparecchi ortodontici che possono essere diversi in base alla valutazione iniziale e all’obiettivo da raggiungere.
  • Ortopedico: specialista nella valutazione e trattamento di patologie strutturali, da indicazioni terapeutiche, fisioterapiche e sull’utilizzo di ortesi, plantari e bustini correttivi.
  • Podologo: nelle sue competenze rientrano la valutazione dei disturbi cutanei e meccanici del piede e la costruzione di plantari adeguati al paziente.